L’ultima innovazione raggiunta nel campo della progettazione degli edifici è costituita dall’utilizzo di un programma di modellazione; tale ausilio è tanto più utile quanto maggiore è la complessità della costruzione.
Dopo gli errori commessi durante la costruzione del duomo, dovuti interamente ad una mancanza di un progetto cartaceo organico, si è fatto ricorso per la prima volta alla modellazione 3D durante la realizzazione dell’area paleocristiana, nell’anno 2011 (figura 1).
Nel caso della basilica è stato curato anche l’interno (figura 2).
Visti gli indubbi vantaggi si ricorre oggi alla progettazione 3D per ogni edificio monumentale, anche se raramente la si applica alle case più semplici; per il palazzo, di prossima costruzione, si è già realizzata la modellazione (figure 3 e 4).
Data la sempre più grande spinta verso la standardizzazione degli elementi costruttivi si pensa ora di estendere l’utilizzo della modellazione 3D ad ogni edificio, in modo da poter considerare l’aspetto di un intero quartiere prima della sua realizzazione.