La storia – Parte 2

Il 2008 è stato un anno di forti cambiamenti: all’inizio dell’anno vennero realizzate le fondamenta del duomo, destinato a diventare il più grande edificio della città.

Per la realizzazione di tale progetto si rese assolutamente necessario l’utilizzo della tecnica di costruzione utilizzata per le torri, l’unica capace di garantire la precisione richiesta e l’utilizzo di elementi decorativi quali lesene, cornicioni, ecc.

Viste le dimensioni del progetto (2 metri di lunghezza, 1,5 metri di larghezza ed un’altezza alla lanterna superiore ai 2 metri) si decise di curare anche la parte interna dell’edificio (figura 12).

Figura 12. L’interno del duomo
Figura 12. L’interno del duomo

A questo scopo si decise di realizzare separatamente pareti esterne ed interne: l’intera chiesa è composta da più di cento diversi pannelli assemblati, dai più piccoli particolari ai grandi pannelli della navata, pesanti quasi un quintale.

La costruzione dell’intera chiesa continuò per tutto il 2008; il completamento di tutta la struttura si ebbe molto prima del previsto, all’inizio del 2009, con la realizzazione della lanterna sovrastante la cupola (figura 13).

Figura 13. Il duomo dopo il suo completamento
Figura 13. Il duomo dopo il suo completamento

In figura 14 è mostrata la facciata del duomo.

Figura 14. La facciata del duomo
Figura 14. La facciata del duomo

Il successo di questo progetto sottolineò ancora una volta le potenzialità della tecnica di costruzione che si serve di pannelli prefabbricati; per la realizzazione della chiesa sono state applicate numerose innovazioni tecniche: la realizzazione delle volte con una luce di quasi un metro, la costruzione della cupola ottagonale (interna ed esterna), composta da 16 spicchi prefabbricati, la realizzazione di cornicioni curvi nelle pareti voltate interne, il mantenimento di tolleranze dimensionali nell’ordine del millimetro.

Il duomo costituisce quindi una sorta di manifesto programmatico che mostra la strada da percorrere per le costruzioni a venire.

Vi sono però aspetti arcaici che vengono mantenuti nella costruzione di questo edificio: non sono stati infatti realizzati dei disegni costruttivi, se non qualche schizzo; questo causerà non pochi problemi in corso d’opera, il più eclatante dei quali costituito dall’abbattimento della prima torre e di alcune case addossate al cantiere per fare spazio al duomo; della torre oggi rimangono solo i primi due piani (figura 15).

Era perciò chiaro che per un edificio di una certa complessità si rendeva necessaria la realizzazione di un progetto cartaceo.

Figura 15. Ciò che resta della prima torre
Figura 15. Ciò che resta della prima torre